Un piano energetico “glocale” per Umbria Etrusca

Umbria Etrusca, la green community dell’Alto Orvietano, sta sollecitando l’amministrazione regionale perché  il piano energetico che i nove comuni costituenti si accingono a elaborare, diventi parte integrale del Piano energetico ambientale della Regione Umbria. Un “piano” anche in grado di bloccare lo stravolgimento paesaggistico dei territori.

*Elaborazione redazionale: stima degli anni mancanti all’azzeramento della popolazione. Calcolo a valori costanti nel futuro. Il saldo 2011-2022 diviso per 12 anni. La popolazione 2022 divisa per il quoziente ottenuto dall’operazione precedente.

Sull’ipotesi di un piano energetico “glocale” si è tenuto un incontro, a Orvieto nella sede municipale, tra i sindaci di Umbria Etrusca e il gruppo di lavoro della Regione, con Gaetano Padula, ingegnere, a dirigerlo.
Il piano dei nove comuni costituisce anche una risposta ai vari tentativi di costellare i territori del monte Peglia e dell’Alfina di gigantesche pale eoliche e di ampie superifici fotovoltaiche in ambito agricolo: ipotesi che, da anni, vengono osteggiate dalle popolazioni interessate anche attraverso la raccolta di firme promossa da vari comitati locali.
Per l’occasione,  è stato consegnato alla rappresentanza tecnica un documento (condiviso dalle amministrazioni comunali di Umbria Etrusca) in cui vengono tracciate le linee portanti del piano energetico “glocale”, impostato secondo la Direttiva Comunitaria 2001/2018 (RED 2) per arrivare (nel 2030) a consumi finali lordi di energia (da Fonti da energia rinnovabile, Fer) del 30% e, nei trasporti, del 22%. 

Le tappe più rilevanti dovrebbero essere:
1) il sostegno finanziario all’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (Fer);
2) l’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta da tali fonti;
3) l’uso di energia da Fer per riscaldamento (e raffrescamento) e nel settore dei trasporti;
 

A confrontarsi con il gruppo di tecnici guidati da Padula i rappresentanti di Parrano (Filippetti),di Orvieto (Mazzi), Castel Viscardo (Longaroni), del Comitato tecnico Umbria etrusca (Rossi). 
Nel corso della discussione vari cenni ad argomenti che strutturano tutta la questione energetica in ambito territoriale come la proposta di legge regionale sulle Comunità Energetiche (che prevede anche un sostegno finanziario per l'avvio amministrativo delle Cer). Proposta ancora ferma in attesa delle decisioni nazionali. E ancora la ventilata contrarietà della Regione Umbria sui progetti di geotermia presentati su Castelgiorgio. Insieme è stata auspicata la nascita e lo sviluppo delle comunità energetiche che costituiscono il vero antidoto al proliferare di iniziative speculative incombono sui territori comunali.
Va ricordato che nel territorio dove è nata la green community Umbria Etrusca già sono state create due comunità energetiche rinnovabili: la prima in Umbria, nel Comune di San Venanzo (frazione di San Vito in Monte); l’altra interessa i comuni di Parrano, Ficulle, Fabro, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, San Casciano dei Bagni (Siena).
Nell’ambito dei patti territoriali Vato è stato presentato il progetto “Energia di Comunità” che prevede la realizzazione di tre c.e.r. (progetto già finanziato). Sono in corso di costituzione due nuove c.e.r. alimentate dalla cabina primaria di Orvieto (Orvieto, Allerona, Caste Viscardo) e dalla cabina primaria di Baschi (Baschi, Montecchio, Guardea).
“In occasione dell’incontro di Orvieto (tenuto lunedì 4 luglio 2023, ndr) tecnici e dirigenti regionali hanno espresso una valutazione positiva sulla nostra proposta di realizzare un Piano Energetico della Green Community” ci riferisce il sindaco di Parrano, Valentino Filippetti “e alla nostra richiesta di un sostegno economico per poterlo redigere hanno rinviato la definizione ad un confronto con l'assessore Morroni al quale invieremo una lettera per porre ufficialmente la nostra richiesta”.

Fonte dei dati: https://www.tuttitalia.it/