SURE - Conferenza finale a Bruxelles su responsabilità sociale d'impresa
Il progetto SURE ha l'obiettivo di sostenere i free lance e i lavoratori autonomi nella transizione ecologica e sociale, fornendo strumenti innovativi di diagnosi e di formazione professionale.
Organizzato da POUR LA SOLIDARITÉ e dai suoi partner del progetto europeo SURE (fra cui ARIS formazione e ricerca) il 10 aprile 2024 a Bruxelles, l'evento ha riunito oltre 50 partecipanti: formatori e coach, imprenditori, rappresentanti di Bruxelles-Capitale, Vallonia e Nouvelle-Aquitaine (NA), rappresentanti delle reti associative europee, studenti, rappresentanti delle cooperative, rappresentanti della confederazione sindacale bulgara e rappresentanti delle associazioni belghe, francesi e italiane.
Nella sessione introduttiva, Denis Stokkink (Presidente di POUR LA SOLIDARITÉ-PLS) ha osservato che lo scopo della conferenza è quello di contribuire a rendere l'economia dell'Unione Europea (UE) sostenibile e inclusiva. Da questo punto di vista, un’azienda che pratica la responsabilità sociale d’impresa (RSI) è un’azienda che cerca di avere un impatto positivo sulla società e rispettare l’ambiente pur essendo economicamente sostenibile. La sfida più grande è quindi quella di coniugare i piani economici delle imprese con la formazione sulle tematiche ambientali. Molte risorse RSI esistono già per le grandi aziende. Tuttavia, il partenariato SURE ha individuato una mancanza di formazione sulla RSI per gli imprenditori indipendenti e i loro mentori. Considerato il loro gran numero, l’impegno di questi imprenditori è essenziale per contribuire a realizzare una transizione giusta, in linea con gli obiettivi dell’UE, compreso il Green Deal per l’Europa.
Cécile Marsan (direttrice della cooperativa di imprenditori Co-actions in Nouvelle-Aquitaine), in qualità di coordinatrice di SURE, ha sottolineato che è stato il programma Erasmus+ a rendere possibile questa cooperazione transnazionale tra partner belgi, bulgari, francesi e italiani. Ha inoltre sottolineato che i tre risultati sono disponibili sul sito web del progetto:
- Uno strumento di valutazione che consente all'intermediario di aiutare l'imprenditore a diagnosticare le sue pratiche sostenibili e ad adottare misure per migliorarle formulando raccomandazioni appropriate, in particolare in termini di benessere sul lavoro, ambiente, normative e diritti umani, acquisti politiche, ecc.
- Uno strumento formativo che fornisce elementi chiave ai formatori affinché possano integrare le diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile nella loro formazione imprenditoriale.
- Un libro bianco che offre una serie di raccomandazioni agli imprenditori autonomi e ai decisori politici per consentire agli imprenditori autonomi di integrare una politica di CSR sul tema delle competenze verdi e sociali.
Alla cvonferenza finale hanno preso parte numerosi ospiti fra cui Brigitte Fellahi-Brognaux (capo unità, Imprenditoria sociale e inclusiva, DG Occupazione e affari sociali, Commissione europea) che ha ricordato le misure concrete introdotte dal Piano d'azione europeo per l'economia sociale adottato dalla commissione Europea a dicembre 2021 fra cui incentivi e finanziamenti e altri esponenti di realtà europee coinvolte nel promuovere uno sviluppo imprenditoriale sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.
In conclusione Sebastien Paule, Direttore dello sviluppo, Smart Cooperative ha esordito con un promemoria concreto: cambiare e adattare le pratiche costa tempo e denaro. Per raggiungere questo obiettivo i cittadini e le imprese europee hanno bisogno dei mezzi giusti per facilitare il cambiamento: le cooperative sono certamente al livello giusto per promuovere e realizzare questo cambiamento.