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Andrea Chioini Parrano

Piccoli comuni ecosistemici

Borgo di Parrano, Castello
Nuove prospettive per piccoli comuni: Umbria Etrusca (comprensorio orvietano) sta costruendo un modello di collaborazione che fa dei servizi ecosistemici (acqua, boschi, energia da fonti rinnovabili) il catalizzatore per nuove identità territoriali. Intervista a Valentino Filippetti, sindaco di Parrano.

Questa intervista al sindaco di Parrano cerca di indagare lo stato attuale e le nuove prospettive di green community per i piccoli comuni delle aree interne.

D: Il suo comune registra un calo di popolazione che negli ultimi 30 anni si è fatto via via più pesante. Che cosa significa per una realtà come quella da Lei amministrata in termini di vita quotidiana, erogazione di servizi, manutenzione del territorio, salute delle persone, trasporti pubblici?

R: Comporta un grosso sforzo creativo. Infatti, le risorse a disposizione a cominciare da quelle umane sono largamente insufficienti rispetto alle necessità.

D: Un effetto del calo demografico è anche il progressivo invecchiamento della popolazione: che cosa significa a Parrano?

R: A Parrano vuol dire la morte del paese nel giro di qualche decennio

D: L’apparato tecnico e burocratico del Municipio che Lei guida si trova ad agire in condizioni sempre più difficili: come è cambiata la struttura del personale e del bilancio negli ultimi anni?  

R: Il processo di centralizzazione di funzioni e risorse iniziato negli anni ottanta ha svuotato letteralmente le funzioni ed il ruolo degli enti locali, ormai affidato alla buona volontà degli amministratori e all’impegno, spesso eroico dei dipendenti.

D: La costituzione dell’Area interna dell’Orvietano ha prodotto i risultati che ci si attendeva? Per quale motivo? 

R: L’Area Interna Umbria Sud Ovest Orvietano ha rappresentato una grande esperienza. Per la prima volta 20 comuni hanno lavorato insieme condividendo una visione comune. E i risultati sono stati molto positivi.

D: In un quadro del genere il Suo comune ha attivato collaborazioni particolari con le realtà confinanti per sopperire alle carenze di cui ha parlato finora?

R: Il nostro Comune ha come motto COLLABORARE, CONDIVIDERE, COOPERARE e perciò partecipa a tutte le esperienze che vedono vari enti lavorare insieme. Non a caso siamo stati i promotori della Green Community.

D: Il riconoscimento dei servizi ecosistemici (Strategie europea e italiana sulla biodiversità) come elemento caratterizzante i provvedimenti statali, regionali  per la sostenibilità e in favore delle aree marginalizzate ha prodotto qualche risultato? 

R: Ad oggi no perché alla legge non hanno fatto seguito politiche coerenti e stanziamenti. Solo con il bando PNRR si è iniziato a fare qualcosa.

D: Il Suo comune ha aderito alla proposta di costituire la green community denominata Umbria Etrusca: l’idea ha avuto difficoltà a passare in Consiglio comunale?

R: Sinceramente no.

D: Umbria Etrusca ha definito I suoi obiettivi strategici collegandoli alle matrici dei servizi ecosistemici: patrimonio agro-forestale, risorse idriche, energia da fonti rinnovabili, turismo, patrimonio edilizio, integrazione delle reti energetiche e dei servizi di mobilità, agricoltura biologica. In quale ambito considera più attrezzato il Suo comune?

R: Energia da fonti rinnovabili, turismo, integrazione delle reti energetiche e dei servizi di mobilità, agricoltura biologica questi sono i settori prioritari per noi.

D: Le comunità energetiche rinnovabili stanno aspettando da quasi due anni di poter attivarsi: ritiene che siano uno strumento in grado di dare forza alla green community?

R: Sicuramente. Le Comunità Energetiche sono un pezzo fondamentale di quel mosaico che può ricostituire delle comunità coese e solidali. 

D: In conclusione: lungo questo percorso qual’è il rischio da cui guardarsi con più attenzione?

R: L’utilizzo dei fondi solo nell’ottica della spesa. Quello di cui c’è bisogno è ricreare la comunità, ovvero la capacità di condividere e praticare dei valori che sappiano affrontare le grandi sfide che abbiamo di fronte a cominciare dal cambiamento climatico. Per farlo è necessario PENSARE LOCALMENTE E AGIRE GLOBALMENTE.


Foto: Sindaco di Parrano Valentino Filippetti



Mercoledì 6 Settembre 2023
Autore:
Andrea Chioini
Tags:
Parrano
aree interne
Prospettive
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