Personale e fondi dimezzati: comuni che uniscono i servizi
Due decenni contraddittori per la popolazione di Allerona: un aumento costante tra il 2001 e il 2011 (1882 unità registrate) capovoltosi in un calo inesorabile tra il 2012 e il 2021, fino a 1686 persone residenti. Uno degli elementi che generano le difficoltà più grandi per la comunità nel suo insieme. Intervista al sindaco Sauro Basili.
Il calo della popolazione sta rimettendo in discussione le prospettive di vita nelle realtà con poche migliaia di persone residenti. Questo il tema di apertura dell'intervista al Sindaco.
D - Allerona registra un calo di popolazione che negli ultimi 10 anni non ha avuto interruzioni se non nel 2017. Che cosa vuol dire in termini di vita quotidiana, erogazione di servizi, manutenzione del territorio, salute delle persone, trasporti pubblici?
R - Significa dare la possibilità a chi ancora vive nelle nostre realtà di poter continuare a farlo e a chi guarda con interesse ai nostri paesi ed al nostro territorio di potersi trasferire senza rinunciare ai servizi essenziali.
D - Un effetto del calo demografico è anche il progressivo invecchiamento della popolazione: che effetti ne scaturiscono?
R - Significa avere meno risorse umane attive, e cioè che progettano un futuro, che pensano di avviare una attività, di ristrutturare un casolare, di recuperare un terreno inutilizzato, di riscoprire tradizioni e tutto quanto ne consegue..
D - L’apparato tecnico e burocratico municipale si trova ad agire in condizioni sempre più difficili: come è cambiata la struttura del personale e del bilancio negli ultimi anni?
R - Negli ultimi 25/30 anni il bilancio è dimezzato. Le entrate correnti sono state fortemente ridotte costringendoci a fare delle forti razionalizzazioni. Il problema è che nei nostri enti c’è poco da razionalizzare, tanto per fare qualche esempio niente spese di rappresentanza, niente spese di consulenza.
D - La costituzione dell’Area interna dell’Orvietano ha prodotto i risultati che ci si attendeva? Per quale motivo?
R - La costituzione dell’Area interna Sud Ovest dell’orvietano ha prodotto alcuni risultati positivi, primo tra tutti quello di affrontare le problematiche in maniera unitaria. Problematiche come quelle dello spopolamento, dell’invecchiamento, dei servizi sociali e sanitari, dell’istruzione e formazione, della mobilità o si affrontano in modo unitario come comprensorio oppure saremo sempre perdenti. Forse, se tutti ci avessimo creduto di più avremmo ottenuto dei risultati maggiori.
D - In un quadro del genere Allerona ha attivato collaborazioni particolari con le realtà confinanti per sopperire alle carenze di cui ha parlato finora?
R - Insieme al Comune di Castel Viscardo abbiamo associato diversi servizi: Segreteria, Polizia Municipale, Ufficio Tecnico, Servizio Finanziario. In questo modo riusciamo ad assolvere alle nostre funzioni con più efficacia.
D - Il riconoscimento dei servizi ecosistemici (Strategie europea e italiana sulla biodiversità) come elemento caratterizzante i provvedimenti statali, regionali per la sostenibilità e in favore delle aree marginalizzate ha prodotto qualche risultato?
R - Per il momento ancora no ma su questi servizi facciamo molto affidamento.
D - Allerona ha aderito alla proposta di costituire la green community denominata Umbria Etrusca: l’idea ha avuto difficoltà a passare in Consiglio comunale?
R - Abbiamo aderito senza nessuna difficoltà.
D - Umbria Etrusca ha definito I suoi obiettivi strategici collegandoli alle matrici dei servizi ecosistemici: patrimonio agro-forestale, risorse idriche, energia da fonti rinnovabili, turismo, patrimonio edilizio, integrazione delle reti energetiche e dei servizi di mobilità, agricoltura biologica. In quale ambito considera più attrezzato il suo comune?
R - Credo siano tutti importanti. L’uno è funzionale all’altro.
D - Le comunità energetiche rinnovabili stanno aspettando da quasi due anni di poter attivarsi: ritiene che siano uno strumento in grado di dare forza alla green community?
R - Credo di sì, a condizione che non arrivino troppo tardi.
D - Lungo questo percorso qual’è il rischio da cui guardarsi con più attenzione?
R – La lentezza delle scelte, siamo quasi fuori tempo massimo. Non si può più aspettare.
In foto Sauro Basili, sindaco di Allerona