Monte Peglia con Gradoli e Proceno: Cer aiuta future Cer
La forza del Dlgs 199/21 è aver reso possibile una “rivoluzione energetica” , una convinzione sempre più profonda per un numero crescente di persone, di imprese e comuni che si stimolano a vicenda formando reticoli di utenze.
I comuni fanno marciare la riconversione energetica nonostante l’alleanza paralizzante tra ministeri e monopolisti: infatti è arrivata a 688 giorni l’attesa del regolamento che dovrebbe far partire concretamente le Comunità energetiche rinnovabili (Cer).
Ma non c’è da perdersi d’animo e bisogna insistere: questo significa il patto di collaborazione della Comunità energetica del Monte Peglia con due amministrazioni del viterbese, Gradoli e Proceno.
Una manifestazione di tenacia davanti agli annunci di pubblicazione che si susseguono da quasi due anni, a intervalli tri-quadrimestrali, nell’arco di due governi, Draghi e Meloni… evidenza (pasoliniana) del patto inconfessabile tra burocrazia e potentati energetici.
La forza del Dlgs 199/21 sta nell’aver reso possibile una “rivoluzione energetica” ed è diventata una convinzione profonda per un numero crescente di persone e di imprese, comuni che stanno formando i reticoli di utenze.
Due regioni, Lazio e Lombardia, hanno varato dei propri avvisi pubblici per finanziare la realizzazione di studi di fattibilità tecnico-economica delle Cer.
Nel Bollettino ufficiale 105/2022 la Regione Lazio costruisce il quadro di tutti gli adempimenti necessari a entrare in una graduatoria a punti che prevede l’erogazione complessiva di un milione di euro, parcellizzata in quote oscillanti tra 6 e 13mila euro a seconda del consumo annuo di energia elettrica che i soggetti componenti della Cer possono documentare.
Una scelta della Giunta Zingaretti diventata un’occasione per diffondere le competenze maturate in Umbria dalla cooperativa che, nel 2021, ha creato una Cer a San Vito in Monte (San Venanzo).
La cooperativa è stata ingaggiata dalle amministrazioni comunali Gradoli e Proceno per elaborare lo studio di fattibilità che costituisce un preliminare indispensabile a procedere in quella direzione.
L’intera provincia di Viterbo risulta area ad alta criticità (ovvero con alta possibilità di saturazione di consumo energetico).
Gradoli ha una popolazione di 1280 persone. La Cer partirà con 4an1 utenze: 13 attività produttive, 7 non residenziali, 20 residenziali, 19 comunali per complessivi 59 Pod (Point of delivery - punto di prelievo), ovvero contatori.
Paceno, 528 abitanti, partirà con 55 Pod e 26 utenze: 9 attività produttive, 6 non residenziali, 10
residenziali e 30 comunali.