Bando Green Communities: molte (troppe) le proposte rimaste fuori
Bando Green Communities: molte (troppe) le proposte rimaste fuori
Nessuno poteva immaginare che al bando emanato dal Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (Presidenza del Consiglio dei ministri) sulle Green Communities, scadenza 16 agosto 2022, avrebbero risposto in oltre 170. Al di là dei contenuti, si tratta di una prova di vitalità e di determinazione a investire sul proprio futuro delle aree interne e montane del Paese. Uno sforzo considerevole che deve far riflettere.
Un patrimonio progettuale che non può essere semplicemente accantonato, ma che merita attenzione per la possibilità che offre di dare attuazione al PNRR e fare un deciso passo in avanti nella direzione dello sviluppo sostenibile dando attuazione alla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile ONU. Gli ambiti progettuali che caratterizzano le comunità sostenibili sono altrettanti pilastri dello sviluppo territoriale che fa della sostenibilità il suo principio guida.
Nel cimentarsi con la progettazione, i Comuni hanno raccolto la sfida della contemporaneità lavorando in forma aggregata, innestando le nuove progettualità sui percorsi avviati e dando un orizzonte di senso al lavoro sullo sviluppo territoriale, a partire da quello avviato con Strategia delle Aree Interne. E’ stato così anche in Umbria e, in particolare, per la Green Community dell’Umbria Etrusca che ha strutturato una proposta articolata nei diversi ambiti di azione propri delle comunità sostenibili che ha meritato un punteggio pari a quello di chi ha avuto accesso al finanziamento. Molte le proposte che pur con una valutazione positiva sono rimaste fuori.
Ci associamo quindi alla richiesta avanzata da Uncem al Ministero e al Dipartimento degli Affari Regionali e sostenuta da altri, affinché siano allocati i fondi che consentano di finanziare tutti i progetti meritevoli e confidiamo la Regione Umbria voglia farsi interprete di questa richiesta.