Edicola 313 - Km 0 culturale

Si chiama “La Quotidiana edicola 313”, si trova a Baschi, in piazza Giovanni Paolo II e può essere considerata un vero e proprio miracolo di comunità. La “Quotidiana” riapre al pubblico riportando a Baschi la vendita di quotidiani, giornali e riviste dopo oltre 10 anni di inattività.

Un piccolo miracolo che il comune di Baschi è riuscito a compiere in un momento in cui la crisi dell'editoria costringe le edicole di quartiere a chiudere. A Baschi invece si riapre la saracinesca del chiosco che aveva chiuso i battenti circa dieci anni fa quando le due signore che la gestivano avevano deciso di cessare l'attività. Da allora a Baschi nessuno più ha venduto i giornali; mentre nelle frazioni di Civitella e Collelungo il servizio è stato preso in carico dalle attività dei rispettivi bar.

Ma il sindaco Damiano Bernardini lo aveva promesso alla propria comunità e alla fine, c'è riuscito. Attraverso un accordo con il proprietario per un comodato d’uso è stato emesso un bando di assegnazione vinto dalla Cooperativa di Comunità “De’ Pazzi” che ha preso in carico la gestione dell’attività.

L'edicola si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per attività culturali a favore della comunità, anche attraverso la creazione e lo sviluppo di reti di collaborazioni con associazioni ed enti del terzo settore.

La Cooperativa “De' Pazzi” che prende il nome dall'antica denominazione di una delle frazioni del comune di Baschi, ora Civitella del Lago, si occupa di numerosi servizi volti a creare il più ampio coinvolgimento della comunità partendo dal concetto di "chilometro zero culturale" tra cui sviluppo sostenibile, autoconsumo, tradizione e innovazione nei processi agricoli, applicazione estesa del biologico, evoluzione dell'economia circolare, tutela del territorio, della natura, della salute pubblica.

Da pochi mesi, con lo stesso spirito che ha portato la Cooperativa a riaprire l’edicola a Baschi, è nato il progetto del giornale di comunità “I Fischi di Baschi” con il fine di dar voce al territorio, attraverso il profumo della carta stampata e le parole che messe insieme raccontino storie e disegnino oltre l’immaginario un futuro di vera sostenibilità e inclusività, economica e sociale.